Nel settembre 2015 Annabruna era passata da casa mia, con un tumore che la stava aggredendo… lei ne era consapevole, ma cullava la speranza di trovare magari qui da me, la chiave del Miracolo.
In conversazione mi diceva di ritenersi Cristiana, ma non praticava per mancanza di organizzazione; aveva il lavoro, due figli, di cui uno piccolo. In ogni caso l’avevo invitata a mettersi in riconciliazione col Signore (a confessarsi).
Le ricordai che per chiedere una Grazia o per andare sotto la Sua Grazia (di Dio) è opportuno questo presupposto.
La notte stessa Gesù mi parlò propriamente di Annabruna ed ebbi premura di riferirle il messaggio al telefono, facendoglielo scrivere su carta.
Lei da sola doveva analizzarlo ed approfondire. I messaggi che provengono da Lassù, data l’elevata Scienza, sono di difficile interpretazione per l’intelletto umano, alquanto limitato in questo campo.
In quel primo messaggio rivolto ad Annabruna, Gesù mi disse così: “Quando i documenti sono pronti (a conversione avvenuta) le danno l’occasione per riscattarsi… non posso portarla con Me con un monte di rifiuti (di cose che ha rifiutato di intraprendere).
Per ricominciare a Vivere (in Cielo) Annabruna deve modificare gli errori, altrimenti rinuncia all’Apriporta (per entrare in Paradiso), bisogna che lei si renda conto degli scandali.
Noti terroristi (i demoni) entrano nella vostra vita per ridurre l’agronomia (per sottrarre il più possibile i frutti delle nostre opere).
Può essere sospeso il lavoro distruttivo del diavolo con una buona pena sostitutiva” (mettendosi nelle mani di Dio con prudente accortezza).
Passato qualche mese dall’ultima telefonata Annabruna mi richiamò… stemmo per un bel po’ al telefono; l’argomento era sempre incentrato sull’evoluzione del suo spirito, poi ancora quella stessa notte Gesù mi disse così: “Dove lei non articola nemmeno una preghiera, non è con le carte in regola a Vivere (con la sua anima), doveva fare il bagno (lavarsi dalle colpe).
Vada dai Cappuccini che è un posto per gli scambi (la confessione per l’assoluzione), così per la prima volta ne approfitta per la Libertà (dall’altro padrone)”.
Nei primi giorni di dicembre 2016, ho ricevuto la sua ultima telefonata, in cui mi informava di essersi recata in un convento di Frati Cappuccini vicino a casa sua, dove si è riconciliata col Signore.
Ho tirato un respiro di sollievo!... Annabruna due mesi dopo, se n’è andata al suo destino, disinfettata dalla Conversione, per fortuna.
Ai primi di marzo 2017 l’ho cercata e mi ha detto così: “Non ti sei scordata di me”.
Poi mi informava sulla sua situazione e mi ha detto: “Un Giudice ha tirato fuori un cartellino vuoto, mi ha chiesto perché nella vita non avessi costruito ciò che dovevo; ha sentenziato che dovevo rimanere in causa della comunità (in purgatorio) per otto anni e mezzo, a pagare l’affitto di gravi insolvenze, dove i cani davano fastidio (i guardiani del purgatorio)… allora lì mi sono svegliata, ho capito bene.
Non c’è stato niente da fare, non ho potuto aggiungere una virgola.
Tu intendi che non sono a vivere alla grande? Mi consola che io ho un’amica in uso adesso… è un valore aggiunto, ne sono convinta, sei un fenomeno!”.