N.2 ALDO, UN ALTRO ARRIVATO E MASSACRATO

Aldo ha concluso il suo tempo di vita che era già anziano. 

Stando a quello che mi riporta, ha vissuto una vita scriteriata; ha preso sottogamba che c’è un giorno (inevitabile) in cui Qualcuno tirerà le somme.

Non aveva inteso che la vita è un dono che dobbiamo pagare per riscattarci l’Eterno... ora lui è bloccato in una realtà crudele. 

Con questa lettera Aldo parla alla moglie: “Davanti a me c’era una platea, gente da ogni parte geografica che poteva assistere. 

Chi mi ha fatto il processo è stata un’organizzazione delle più severe. 

L’attacco è stato inverosimile, mi hanno messo alla corda, estraniato…  sono merce scaduta senza finale (è senza data di scadenza la sua estromissione dalla casa di Dio).

Arrivo a testa in giù (dall’alto) da questa signora stupenda (Ida) che ospita ogni cosa. Sono chiamato in questa Chiesa (a casa di Ida) e le dico che sul suo Libro (sugli Scritti), dovrò avere un annuncio a domicilio (per la moglie)”. 

Aldo chiede alla moglie di perdonargli tutte le colpe commesse nei confronti di lei, che lo tengono in debito con lei… di gettare i rancori, seppur legittimi, che nutre per il marito per favorirgli il riscatto.

I giudici hanno bisogno di questo consenso per disincastrare prevalentemente Aldo da questa morsa.

Aldo prosegue: “Qui ci sono altre vite che si fondono, che si plasmano. Con la spiegazione che hai avuto da me, io ti imploro! 

I panni sporchi vanno lavati in casa (chiede clemenza alla moglie), è l’unico modo che c’è o sarà terribile per me. D’altra parte hai capito su che posizione sono preso.

Per essere dignitosamente identificati è meglio filare dritti, che dopo alle prove (al Giudizio), è una linea dura…  stai attenta anche tu, che qui devi arrivare per forza, sai! 

Se tu facessi un pochino di ginnastica (dentro la realtà di Dio), ti farebbe solo bene... sono da questa nave a dirtelo!”.

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