N.6 PER CINZIA OVERDOSE FATALE

Questa ragazza poco più che vent’enne era dipendente dalla droga… un giorno che era più disperata di un altro, prende la decisione di cambiare patria, scrive due parole ai suoi e si dà il colpo di grazia con un eccesso di droga.

Di Cinzia la Madonna mi parla così: “Passeggera senza onore, trova disperato appello. Se ha fatto così alla sua mamma, Gesù Cristo dispone. Chiudono il chiavistello (della cella) se non si è tenuta bene, perché le ingiustizie si pagano… conclusasi la malavita, si infligge ai cittadini disperati la sorte.

Non è stata umile ma violenta, arrivata a casa Nostra (in Cielo) si spogliava degli onori Nostri. 

Ora si trova nella tempesta a riparare il danno, l’onore suo scotta”.

Adesso parla Cinzia che così mi dice: “Mi fai un piacere di parlare per me, tutte le volte che appassionavo e discutevo animatamente, ero ignara della pazzia che perversava nel mio ritmo; ho capito anche che nel letto nuziale conviene la serietà ma io ho spaccato tutto, violando ogni cosa preziosa.

Tornerei sui miei passi bambina serena... ma si soffoca nella sorte maturata. Credevo di salire sorridendo dalla guerra alla pace, ma c’è solo una pagina che svolta, venire qui mi trovo la pena da passare… ti depongono l’inflizione.

Non si va mai fuori (dal mondo), senza lasciare traccia (conforme la nostra condotta nella vita terrena, entreremo Lassù con onore o disonorati).

Il frutto dell’onore sporco adesso è qua, non ti tradisce più (dice alla mamma), parlo di una bambina vispa… eh, quante ne hai passate con me!

Lascia che si rendano conto, che dalla ruggine viene fuori la morta (seppure siano passati tanti anni, fra i dannati esiste ancora).

Tra i Grandi (i Santi), l’infermiera (io Ida) ha una Casa (in Paradiso)… lei se lo può permettere, aveva le Chiavi con la premessa d’accesso.

Portata via da questa casa (Cinzia dall’abitazione di Ida) mi porterebbero a continuare la pena.

Il perdono che chiedo a Lui (a Dio) ha l’aspetto di un delirio, perché qui si ripaga in moneta contante.

A quello che ho capito si ripara all’appello, bisogna però far tutte quelle scale là a piedi, nel rispetto di una radice radiosa” (Cinzia informa che un giorno, scontato il tempo della sua pena, potrebbe avere anche lei diritto alla sua libertà).

E vedo l’immagine di una bambina alta 20 centimetri, dinnanzi a una piramide che forse, col tempo avrebbe potuto risalire.

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