N.13 IL LAVACRO DALLA SCHIAVITU’

La Madonna mi ha parlato così: “Subire la vita è la propria libertà.

Tanta femminilità (si riferisce a me Ida) ha toccato il cuore di tanta gente Quassù.

Fuori dal nemico (dal diavolo) avevi un altro vestito tu (un’anima linda), restando nelle Radici di Dio.

Un giorno o l’altro vieni a una festa sul Monte (nella Casa di Dio)... vedi, è una Storia vera, c’è anche un buon Club… Qui si viene trattati a seconda dell’Onore.

Condottiero dalle alte vestigia (con le orme del mio cammino) hai conquistato la Meta. Cambia tutto la bontà in terra e una certa grandezza (dell’uomo) si sviluppa da un ricamo personale… i passi della vita sono la gloria dei pazienti.

Hai aperto e chiudi nel silenzio di Dio, senza paura di sporcarti le mani ti sei impressa il nome (adoperandomi con onore)… il tema lì è dell’utilità pratica di un uomo. 

Hai acceso il fuoco della lealtà, la figura della confraternita, la purezza nel popolo… preso il dono di Dio ti resterà in eterno. 

Infilata nella lista dei Prescelti, le beatitudini ti uniscono solo a Lui (a Dio)

La sofferenza in un terreno fertile (di un’anima disponibile ad accogliere) è una favola di libertà, è il lavacro dalla schiavitù.

La Legge (di Dio) viene a fare tutto, un tempo verrà a prenderti l’Agnello accompagnato da spari di Luce (è Gesù che arriva raggiante di Luce), che figura fantastica!”

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