N.16 CHIEDO LAVORO A MARIA MADRE

Una notte in sogno, mi recavo al Castello in cerca di lavoro, avevo sentito voci che cercavano operai ed ero arrivata lì per informarmi. 

Mentre camminavo nei sotterranei, mi venne incontro una Signora, era la Padrona, la Madonna… io mi presentai e le chiesi se mi poteva dare lavoro. Ritenni opportuno informarla subito che non possedevo titoli di studio, ma le aggiunsi che in cambio avevo tanta volontà di lavorare.

Mi piacque quello che intuii dal Suo sguardo, che a tutta risposta mi disse: “E’ proprio un medico che Io chiedo, ma mi mandano solo gente scura (non di anima pura)”. Maria cercava un’anima pulita, con tempra e che le stesse al passo. Senza perdere tempo la Madonna mi fece strada e mi portò a vedere dove avrei lavorato… in quel luogo vidi soltanto scatole piene di nastri colorati, sopra a dei tavoli e non ricordo altro.

Dal canto suo, la Signora si fece premura di dirmi che lì si lavora tutto l’anno, Natale e Pasqua compresi, questa era la regola.

Il lavoro che avrei svolto in quella ditta era di confezionare e consegnare pacchetti regalo; non avevo ancora capito che mi trovavo a servizio della Madonna, che da lì invia doni, a chi con fiducia glieli chiede.

Mi resi conto che il mio ingaggio di lavoro era stato compiuto seduta stante perché la Madonna mi si presentò subito dopo con un’anima che aveva bisogno d’aiuto… lì di fronte mi trovai una mia zia, morta più di vent’anni prima. La Vergine mi disse: “Questa donna è uscita dalla sua cella con un crepacuore, ha le mani legate e si vergogna. Questa profuga in disperazione è dimenticata dall’ora della sua morte come una mela marcia… per volontà di Dio ora la metto in contatto con le persone di buona giustizia, visto che qui nella tua casa c’è offerta per tutti (io sono costantemente in preghiera per le anime del purgatorio).

Io ti tengo in considerazione, vuoi tenerla per gratificarla tu?”. Io risposi di sì, che lo volevo con tanto interesse, poi la Vergine mi disse: “La tradiscono le sue origini, ma qui (nelle mani di Dio) si conservano le radici che non vengono ammazzate (la Vergine mi faceva notare l’atteggiamento dei suoi famigliari, che hanno abbandonato quest’anima senza accompagnarla alla purificazione con Messe, preghiere o facendo anche atti di carità).

Parlo per tutte le colpe (delle anime) che, per volontà di Dio, hanno queste soluzioni” (sarebbe il riscatto che le anime condannate in prigionia ottengono attraverso le persone volenterose che pregano per la loro liberazione).  

Io (dice la Vergine) vi dirigo dall’Alto (da Lassù)".

Io Ida, decisi così di chiamare il giorno stesso una delle sue nipoti, informandola dettagliatamente su tutto; facendole scrivere quello che mi è stato rivelato, in modo che anche i suoi famigliari potessero essere informati nei dettagli…  

Ci mettemmo d’accordo che ci saremmo tutti impegnati per riscattare l’anima della loro nonna. Con la forza dell’unione l’avremmo urtata fuori da quella tragedia, portandola alla libertà a suon di Messe e preghiere…  e così successe!

Cinque mesi dopo, rividi in sogno mia zia… era radiosa, teneva in mano il suo congedo e mi è venuta a ringraziare.

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